Dopo gli insulti a Miralem Pjanic
La Curva Nord di Brescia è stata chiusa per una giornata come conseguenza degli insulti rivolti a Miralem Pjanic, centrocampista bosniaco dei bianconeri, che ha segnato un gol al momento della ripresa nella partita Juventus Brescia.
Una giornata di squalifica (sospesa, essendo il primo richiamo) per la curva ultrà degli azzurri, che rischiano di saltare due giornate se l’episodio dovesse mai ripetersi. La decisione è stata presa dal giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, dopo gli episodi durante la Brescia Juventus di martedì’, allo stadio cittadino Rigamonti.
Sospesa per un anno
“Il Giudice sportivo, letta la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale, tra l’altro, si riferisce che i sostenitori della società Brescia, assiepati nel settore “Curva Nord” si rendevano responsabili, al 17° del secondo tempo e al termine della gara durante l’intervista di rito, in percentuale ampiamente significativa (90%) rispetto agli occupanti (circa 4.700), di cori contro il calciatore della Juventus Pjanic, ritenuti di discriminazione razziale dai medesimi collaboratori della Procura” si legge nella decisone del giudice sportivo.
Il giudice “delibera di sanzionare la Soc. BRESCIA con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Nord” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione”. Per ora la sanzione è sospesa, ma se dovesse avvenire un episodio simile, sarebbe necessario bloccare l’accesso agli spettatori della Curva Nord.