Crollo delle nascite a Brescia, meno di 10mila

Mai cose poche

Crollo delle nascite in provincia di Brescia, dove il numero dei nati scende sotto i 10mila per provincia dall’inizio dell’anno. Un crollo negativo storico per una provincia dove, tradizionalmente, la presenza di un alto numero di immigrati aveva sempre garantito un numero di nascite nella media.

L’ISTAT spiega il crollo come “indotto dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni”, cioè diminuiscono sempre di più le donne in questa fascia di età, a causa del calo delle nascite anche, che si trascina ormai da decenni. Un andamento molto negativo, questo, e che fa riflettere sull’opportunità di implementare delle misure a favore della famiglia.

Cause del crollo della natalità

La diminuzione delle giovani donne è infatti, conferma l’ISTAT, a sua volta figlia di un calo di natalità: la fascia fra 15 e 49 anni “scontano infatti la fase di forte calo della fecondità del ventennio tra il 1976 e il 1995, che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995”. La difficoltà di trovare lavoro, o meglio di trovare un lavoro stabile e ben remunerato che dia le basi per la fiducia nel futuro, ed anche la sempre maggiore difficoltà ad accedere al mercato immobiliare (si pensi a mutui ed affitti) nonché la bassa crescita economica in generale sono alcune delle cause che impediscono che il crollo della natalità possa sistemarsi almeno nel breve periodo.

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