La vita di Alex Britti: Sei anni dedicati al ruolo di padre a tempo pieno

Alex Britti, il noto cantautore romano, ha scelto di dedicarsi quasi esclusivamente al suo ruolo di padre dopo la nascita del figlio Edoardo nel 2017. Nonostante non sia più sentimentalmente legato alla madre del bambino, Alex ha trovato il modo di organizzare la sua vita per essere presente e prendersi cura del suo piccolo.

Intervistato da “7” de “Il Corriere della Sera”, Alex Britti ha spiegato che la decisione di dedicarsi a tempo pieno a suo figlio non è stata pianificata, ma è venuta in modo naturale. “Mi sono concentrato molto sul bambino quando è nato e ho capito subito che la vita del neo genitore non collima con quella dell’artista girovago. Non è che ho deciso a tavolino di fermarmi per 6 anni, è venuto un po’ da sé”, ha affermato il cantautore.

La nascita di Edoardo è avvenuta proprio quando Alex stava per iniziare un tour, ma ha deciso di fermarsi quando il bambino aveva sei mesi. “Se continuavo diventavo pazzo perché mi dovevo svegliare la notte, fargli il bagnetto per far riposare la mamma… Non riuscivo a fare altro. E allora mi sono detto: vediamo che succede”, ha raccontato Alex.

Dopo la nascita di Edoardo, Alex ha condiviso i compiti con la madre del bambino fin da subito. “Ci siamo subito alternati, lei ha accusato molto la gravidanza e la nascita, proprio a livello fisico, e io dovevo esserci, ci sono stato e ci sono. L’altra notte per esempio Edoardo tossiva e mi sono messo le sveglie per controllarlo: al trillo delle 5 di mattina ho sentito che era caldo, gli ho dato la tachipirina e ho aspettato sveglio che gli calasse la febbre”, ha spiegato Alex.

Il cantautore ha sottolineato che oggi è normale che i papà siano molto presenti nella vita dei figli piccoli. “È cambiata la musica da quando sono nato io. Mia mamma mi aveva sempre raccontato che la prima volta che siamo stati insieme da soli, io e mio papà, avevo 4 anni e lui mi ha portato a fare il giro del palazzo. Invece io sono stato con mio figlio, io e lui da soli, da subito. Conosco un sacco di papà come me, non sono un campione: sono uno normale di una nuova generazione. Anche le mamme di oggi non sono le stesse di 50 anni fa!”, ha affermato Alex.

Riguardo alla gestione dei compiti dopo la separazione, Alex ha spiegato che hanno l’affido condiviso con un sistema di settimana scomposta. “In due settimane ci alterniamo nei giorni e poi si ricomincia. La legge funziona, ma quasi non dovrebbe servire se ci si concentra sui figli e la loro serenità. Io dico sempre a Edoardo: ‘Oggi sei con me, ma se vuoi andare da mamma dimmelo’. Cerco la tabella del bambino, non quella della legge”, ha concluso Alex.

In conclusione, Alex Britti ha scelto di dedicare i suoi ultimi sei anni a tempo pieno al suo ruolo di padre, prendendosi cura del figlio Edoardo. Nonostante la separazione dalla madre del bambino, Alex ha trovato un modo per essere presente e coinvolto nella vita del suo piccolo. La sua esperienza dimostra che oggi i papà sono sempre più coinvolti nella cura dei figli e che è possibile organizzarsi per garantire il benessere e la felicità dei propri bambini.

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