Fondi pensione esclusi dall’azione del bail in

I fondi pensione non saranno colpiti dal bail in: un emendamento alla manovra-bis li salva dalla scure.

pensione anticipata

La previdenza complementare non rischia alcunché in caso di crisi bancarie. Un emendamento alla manovra-bis, con primo firmatario Giovanni Sanga, approvato in Commissione Bilancio, stabilisce infatti che la previdenza complementare non debba rientrare nel perimetro del bail in.

Secondo l’emendamento, “le somme di denaro e gli strumenti finanziari appartenenti alla forma pensionistica complementare, depositate a qualsiasi titolo presso un depositario, non sono impugnabili dai creditori del depositario o del sub-depositario”.

Di conseguenza, chi ha investito i suoi risparmi nei fondi pensione, convinto di poter ricevere un domani una pensione più alta rispetto a quella che gli verrebbe riconosciuta dall’Inps, potrà stare tranquillo: le somme investite in questo tipo di fondi sono tutelate anche in caso di crisi.

La norma che salva la previdenza complementare dall’azione del bail in è stata approvata in Commissione, pertanto è altamente probabile che verrà approvata in via definitiva insieme al resto del testo (su cui il governo porrà la questione di fiducia sia alla Camera che nel successivo passaggio al Senato).

Quella che arriva in queste ore è senza ombra di dubbio una buona notizia, soprattutto perché includere i fondi pensione nel raggio del bail in avrebbe fatto diminuire l’appetibilità degli stessi, già messi a dura prova dal recente aumento della tassazione a loro carico.

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