I debiti italiani nei confronti della BCE sfiorano i 500 miliardi di euro

presidente bce

Come riflesso ai persistenti squilibri finanziari dell’eurozona, l’osservazione dei flussi di capitale suggerisce che i debiti dell’Italia verso la BCE raggiungeranno i 500 miliardi di euro entro la fine dell’estate. Secondo i dati della BCE, il saldo del target2 italiano, ossia la differenza tra pagamenti transfrontalieri in entrata e in uscita, è di -€ 480 miliardi ed è previsto ulteriormente in rapida crescita.

Il target2 venne istituito dalla BCE e dalle banche centrali nazionali dell’eurozona per consentire alle stesse di effettuare rapidamente ingenti pagamenti reciproci. Più di 1.700 banche lo utilizzano per negoziare tra di loro.

La coesione tra i paesi dell’UE, già minata dalle ingenti problematiche create dalla questione migranti, potrebbe essere ulteriormente minacciata in autunno, periodo in cui il governo Lega-5 Stelle esporrà i propri piani di spesa. Basti ricordare che l’ascesa al potere della coalizione ha innescato una forte svendita del mercato quando gli investitori hanno ricalibrato le loro aspettative in base al rischio politico all’interno del blocco.

Le banche centrali dell’eurozona vedono l’aumento degli squilibri come una conseguenza naturale del programma di allentamento quantitativo di 2,4 t di euro, in base al quale le banche centrali nazionali acquistano principalmente obbligazioni governative dagli investitori.

La crescente divergenza nei saldi del target2 è stata guidata dal QE (Quantitative Easing). La situazione potrebbe essere stata esacerbata negli ultimi mesi dagli investitori stranieri che hanno abbandonato le loro partecipazioni italiane.

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