«Non parlerei di turnover, ma di co-titolari»

Nel calcio moderno, la gestione delle squadre richiede una visione più ampia e flessibile. Non si può più parlare solo di titolari e panchinari, ma è necessario considerare anche i giocatori che fanno parte della rosa ma non vengono schierati regolarmente. Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha espresso questa opinione durante un’intervista ai microfoni di Sportmediaset prima della sfida di Champions contro la Real Sociedad.

Marotta ha sottolineato l’importanza di arrivare primi nel girone per dare continuità ad un ciclo vincente e per evitare avversarie dure negli ottavi di finale. Questo dimostra come il suo obiettivo sia quello di ottenere risultati di alto livello e di competere al meglio sia in campionato che in Europa.

Ma ciò che ha attirato l’attenzione è stata la sua affermazione sul turnover. Marotta ha dichiarato che nel calcio moderno ogni squadra deve allestire una rosa importante dal punto di vista qualitativo e che quindi sarebbe più corretto parlare di titolari e co-titolari anziché di titolari e panchinari. Questo significa che ogni giocatore nella rosa ha un ruolo importante da svolgere e può contribuire al successo della squadra.

Questa visione si basa sull’idea che nessun giocatore dovrebbe sentirsi escluso o sminuito solo perché non viene schierato regolarmente. Al contrario, Marotta ritiene che ogni giocatore debba sentirsi coinvolto e parte integrante della squadra, anche se non è un titolare fisso. Questo approccio può essere molto motivante per i giocatori meno impiegati, che si sentono valorizzati e pronti a dare il massimo quando chiamati in causa.

Un esempio concreto di questa filosofia di gestione è rappresentato da Lautaro Martinez. Marotta ha definito il rinnovo del contratto di Lautaro come una “dichiarazione d’amore” per l’Inter. Questo dimostra come il club sia consapevole del valore del giocatore e desideri trattenerlo a lungo termine. Anche se Lautaro non è sempre stato un titolare fisso, la sua importanza per la squadra è stata riconosciuta e premiata con un nuovo contratto.

Un altro esempio è quello di Thuram, giocatore che è stato una bella intuizione di Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter. Marotta ha sottolineato che il club ha supportato questa scelta e che Thuram ha grandi potenzialità per recitare un ruolo ancora più importante rispetto a quanto sta già facendo. Questo dimostra come l’Inter sia pronta a scommettere sui giovani talenti e a dare loro spazio per crescere.

In conclusione, il concetto di “co-titolari” proposto da Beppe Marotta rappresenta un nuovo modo di vedere e gestire la rosa di una squadra di calcio. Non si tratta solo dei giocatori che vengono schierati regolarmente, ma di tutti coloro che fanno parte della squadra e che possono contribuire al successo. Questa visione inclusiva e motivante può portare a una maggiore coesione di squadra e a prestazioni migliori sia in campo nazionale che internazionale.

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