Brescia, si ricomincia (anche) dalla cultura

Santa Giulia e Pinacoteca riaperti

A Brescia l’inizio post coronavirus è all’insegna dell’arte, con l’apertura del Museo di Santa Giulia e della Pinacoteca Tosio-Martinengo avvenuta a fine maggio. Un evento importante anche dal punto di vista simbolico e culturale. 

“Dopo 74 giorni di chiusura i musei ripartono e, prima di tutto, accompagnano i cittadini alla riscoperta dei loro tesori, per la rinascita” spiega il direttore della Fondazione Stefano Karadjov. 

Brescia rinasce assieme ai musei

Brescia esce oggi dopo due mesi da una durissima esperienza umana, sanitaria e sociale che ha portato grandissima sofferenza e grandissimo dolore. Vogliamo ripartire, la città e i cittadini pian piano si riappropriano dei loro spazi e incominciamo a farlo proprio dalla cultura “ spiega il vicesindaco Laura Castelletti. 

“Siamo molto contenti di essere riusciti a farci trovare prontissimi per questa riapertura siamo stati tra i primi musei a riaprire in Italia e credo che questo sia doveroso in una città come la mostra che è stata nel pieno centro della pandemia, perché questo significa che siamo in grado di rialzarci e siamo in grado di farlo partendo dalle cose più preziose che abbiamo in città” dice Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei a BresciaToday. 

Un’apertura nel rispetto delle norme del distanziamento: saranno ammesse solo 15 persone per volta nella fase iniziale, con mascherina. 

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