Quando si ha diritto alla detrazione di interesse e oneri nella dichiarazione dei redditi?

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Secondo il sistema fiscale italiano, all’atto della dichiarazione dei redditi, il contribuente può detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori collegati al mutuo per la casa, entro però il limite dei 4.000 euro. Per ottenere tale possibilità, la documentazione deve essere conservata in modo corretto.

Il Fisco riconosce la detrazione quando il contribuente presenta i documenti legati al mutuo. Inoltre, dopo averli utilizzati per la compilazione della dichiarazione dei redditi, lo stesso è tenuto a conservarli per almeno sette anni.

I documenti da conservare sono:

  • Il contratto del mutuo.
  • Il contratto d’acquisto dell’immobile.
  • Vari documenti bancari, tipo il conteggio degli interessi.
  • Se presente, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

La documentazione sopra indicata va presentata e conservata anche in caso di mutui misti (acquisto e ristrutturazione), a patto che vada indicata quale parte del finanziamento è destinata alla ristrutturazione e quale parte invece riguarda l’acquisto.

Quali sono i controlli fatti dall’Agenzia delle Entrate su mutui e detrazioni? Come detto sopra, la presentazione della documentazione è necessaria per avere diritto alla detrazione. A gestirne il controllo saranno gli intermediari, ossia coloro che hanno compilato la dichiarazione (CAF o commercialista). Invece, nel caso in cui lo stesso contribuente ha provveduto alla dichiarazione tramite il modello precompilato, risponderà lui personalmente.

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