Brescia investe sulle scuole anti sismiche

Per la sicurezza

Brescia investe su un piano per rendere le scuole antisismiche, oltre l’obbligo legale, ragionando solamente in termini di prevenzione. Gli interventi mirati partiranno nel 2020-2021. 

Non eravamo costretti a investire sulle scuole, ma lo facciamo come scelta che deriva da un preciso indirizzo amministrativo” commenta il sindaco, Emilio Del Bono. “Abbiamo insierito questo progetto nelle linee di indirizzo di mandato, le risorse sono significative, ma lo facciamo con convinzione e determinazione”. 

“Ridurremo al minimo i disagi: le scuole in alternativa sono vicinissime e discuteremo con i comitati di quartiere, i docenti, i dirigenti e le famiglie la logistica” promette l’assessore Capra. 

Servono finanziamenti regionali 

Ora, “Se la Regione darà il suo via libera si potrebbe già passare al progetto esecutivo e poi alle gare” commenta l’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti. Il quale ha anche illustrato in che cosa consiste il piano di adeguamento sismico, partendo dalla scuola Fiumicello, a San Polo (Giovanni XXIII), a Urago Nella (Divisione Tridentina). 

I propositi sono buoni ma servono più fondi per la sicurezza. Infatti “se in futuro non aumenteranno i finanziamenti statali ci vorranno molti anni” commenta l’assessore alla Scuola e al Bilancio Fabio Capra, perché si tratta di un “percorso lungo, delicato e costoso”. 

Ma ci tiene a ricordare Muchetti, “Le nostre sono scuole sicure, tutte hanno il certificato di idoneità statica, ma noi ci siamo dati come obiettivo di intervenire, nonostante non ci sia un obbligo”. 

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