Visite fiscali: dal 1 settembre nasce il Polo unico Inps

Dal 1 settembre parte la sperimentazione del Polo unico per le visite fiscali: sarà l’Inps ad occuparsi delle assenze per malattia di dipendenti pubblici e privati.

visite fiscali

Dal primo settembre partirà ufficialmente la fase sperimentale di un pezzo della riforma Madia, cioè di quella parte che conferisce all’Inps il compito di occuparsi delle visite fiscali non solo dei dipendenti privati, ma anche dei dipendenti pubblici (che ad oggi vengono ‘gestiti’ dalle Asl).

La riforma Madia ha infatti introdotto il cosiddetto “Polo unico per le visite fiscali”, pertanto sarà l’Inps ad occuparsi di controllare i dipendenti assenti dal luogo di lavoro per malattia. Le competenze passeranno all’Istituto delle visite mediche di controllo, che si attiverà sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni sia secondo una procedura d’ufficio. Tutta l’operazione costerà, nel suo complesso, circa 17 milioni di euro.

Questa fase sperimentale servirà più che altro a garantire “una migliore distribuzione e copertura territoriale degli accertamenti”, in quanto ci sono ancora alcune zone dove v’è carenza di medici disponibili e altre in cui invece la presenza è superiore rispetto al fabbisogno. La sperimentazione servirà a risolvere questo tipo di problema, ma anche a provare a mettere in campo un sistema ad incentivi che premi i medici che fanno più accertamenti.

Ancora in discussione, invece, il discorso relativo alle fasce di reperibilità. Nell’ottica di uniformare pubblico e privato, si potrebbe pensare di introdurre un orario unico per tutti i lavoratori. Per il momento, però, rimangono le sette ore di reperibilità per i dipendenti pubblici e le quattro ore per i privati.

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