Quale sarà il futuro dei mutui?

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Ad un iniziale timore che ha investito sia coloro che già pagano un mutuo che quelli che intendono sottoscriverlo, a causa dell’instabilità politica e finanziaria, le cose ora sembrano migliorate e lasciano ben sperare.

Dando uno sguardo all’andamento del 2018, il primo trimestre evidenzia un complessivo calo non solo delle richieste di un mutuo (-9%) ma anche delle erogazioni (-10%). I fattori che hanno causato questo trend negativo sono da ricercare dalla piccola riduzione dei volumi di erogazioni con finalità di acquisto e di surroga.

Le previsioni per il secondo trimestre del 2018 sono ottimistiche, con una lieve ripresa sia della richiesta che della erogazione; questo grazie ai tassi scesi al minino storico e agli attraenti livelli delle quotazioni immobiliari.

Per il 2019, le previsioni sono difficili da stabilire ma se alla stabilizzazione delle erogazioni dei mutui con finalità surroga si unirà anche quella con finalità acquisto, il mercato potrebbe crescere per tutti i 12 mesi.

L’interesse verso l’offerta di mutui che finanziano oltre l’80% del valore dell’immobile è tornato in auge già a partire dalla fine del 2017. Adesso sono tante le banche che si stanno riaffacciando sul segmento alto-LTV, consolidando la possibilità concreta di un finanziamento del mutuo che copra fino al 90% del valore. Questi finanziamenti sono indirizzati a privati e famiglie che posseggano merito creditizio ma che non sono in grado di poter coprire oltre il 10% del valore a causa dei pochi risparmi in possesso.

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