Tra Mediaset e Vivendi c’è ancora tensione: gli analisti suggeriscono cautela sugli investimenti, dato che il titolo del Biscione è molto compromesso.
Dopo il tonfo di venerdì scorso, Mediaset continua a veder scendere il suo appeal finanziario in attesa che giungano novità sul famigerato scontro con Vivendi. E proprio sul fronte borsistico gli analisti continuano a suggerire cautela sulle azioni, soprattutto perché sembra che tra i due colossi delle telecomunicazioni stia per nascere una dura battaglia legale che potrebbe protrarsi anche su diversi anni.
Nel frattempo però, l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, continua a dirsi certo che tra le parti si potrà trovare una quadra dato che è vero che Vivendi si è defilata dall’acquisto totale di Premium, ma è anche vero che ha avanzato al tempo stesso la proposta di mettere mano al 15% di Mediaset. Il manager motiva questa sua fiducia anche mediante il fatto che, qualora non dovesse essere raggiunto un accordo con Mediaset, il gruppo da lui presieduto continuerà a cercare opportunità di crescita nel Sud Europa.
Lo scontro (o meglio, la rottura) tra Mediaset e Vivendi si è consumata la settimana scorsa, quando i francesi hanno dichiarato di voler rinunciare al 100% della pay tv italiana e hanno proposto un piano alternativo: ridurre al 20% l’impegno di capitale su Premium ma investire per l’acquisizione del 15% dell’intero gruppo Mediaset. Il motivo di questo dietrofront, ha spiegato Vivendi, “riguarda il business plan di Premium che ora come ora è fortemente ancorato su basi per noi irrealistiche”.