Roma, sull’emergenza rifiuti potrebbe intervenire l’Europa

Roma e l’intera regione Lazio potrebbero andare incontro a delle sanzioni se non risolveranno in breve tempo la crisi dello smaltimento dei rifiuti.

Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, ha zittito chi parlava di mancanza di un piano adeguato per lo smaltimento dei rifiuti nella capitale, dopo che le offerte di aiuto provenienti dall’Emilia-Romagna e dall’Abruzzo sono state snobbate dall’amministrazione del Movimento Cinque Stelle, perché ritenute troppo costose.

Galletti ha affermato che “bisogna intervenire subito per smaltire i rifiuti di Roma, altrimenti l’intervento da parte dell’UE sarà inevitabile”.

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Un portavoce del Parlamento Europeo ha dichiarato che “per ora non ci sono segni di violazione ma è responsabilità delle autorità nazionali garantire il corretto funzionamento delle funzioni di gestione dei rifiuti e risolvere le difficoltà. Tuttavia, la commissione europea continuerà a monitorare la situazione”.

Nel 2010, la Corte di giustizia europea stabilì che l’Italia aveva violato la direttiva dopo che enormi “colline” di spazzatura si erano ammucchiate per le strade di Napoli nel 2008.

Non è la prima volta che la Capitale deve far fronte all’emergenza dei rifiuti, ma la situazione si è ulteriormente aggravata a causa degli enormi accumuli avvenuti durante le feste natalizie. Mentre nelle zone più centrali l’emergenza era stata in qualche modo risolta, nelle periferie i cassonetti continuano a traboccare di immondizia.

Ama, la società incaricata di raccogliere i rifiuti a Roma, è stata a lungo accusata di inefficienza. “Questi problemi non sono nuovi”, ha detto Marcello Clarich, professore di diritto amministrativo presso l’Università Luiss di Roma. “È una lunga storia che coinvolge diversi partiti, ma certamente non è migliorata negli ultimi anni”.

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