Istat, diminuiscono le casalinghe: 518mila in meno

Negli ultimi 10 anni l’Italia ha perso mezzo milione di casalinghe: sempre meno donne vogliono fare la vita della domestica.

casalinghe

In Italia non ci sono (quasi) più casalinghe. Nel 2016 il nostro Paese contava 7 milioni e 338 mila casalinghe, un numero comunque molto importante, ma che è in netto calo rispetto a dieci anni fa, quando le ‘donne di casa’ erano 518 mila in più. In pratica, nel giro di 10 anni ci sono state mezzo milione di donne in meno che hanno deciso di fare la vita della casalinga.

Come rilevato dall’ultimo rapporto dell’Istat intitolato “Le casalinghe in Italia”, le donne che rimangono confinate nelle mura domestiche senza lavorare sono soprattutto over 65 (40.9% del totale), mentre tra le donne di età inferiore a 34 anni solo l’8.5% si professa casalinga. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, le casalinghe vivono per lo più al Centro-Sud (63.8%) e lavorano per la famiglia in media 49 ore a settimana.

L’Istat stima che le donne effettuino 50 miliardi e 694 milioni delle ore di produzione familiare l’anno, e che le casalinghe contribuiscano a questo bilancio con 20 miliardi e 349 milioni di ore.

Poco più della metà delle casalinghe italiane non ha mai lavorato al di fuori di casa propria, e c’è un 10.8% del totale (circa 600 mila donne) che vorrebbe cambiare vita, uscire dalle mura domestiche e trovarsi un lavoro, ma il problema per loro è che non sono ancora riuscite a trovare un impiego. Tante altre però il lavoro non lo cercano nemmeno: tra le più giovani di età compresa tra i 15 e i 23 anni, ad esempio, il motivo principale per cui non si cerca lavoro è dettato da motivi di natura familiare (73% dei casi).

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