Pensione anticipata e flessibile, il prestito di Giuliano Poletti

Pensione anticipata e flessibile. Occhi puntati ancora una volta su temi importanti per i lavoratori italiani che, al giorno d’oggi, si trovano spesso a combattere contro problemi come l’incapacità di trovare un impiego stabile: ciò accade soprattutto ai giovani che, come è noto, non riescono ad entrare facilmente nel mercato del lavoro anche a causa della situazione pensionistica italiana. Nel nostro paese, infatti, l’età del pensionamento è una delle più elevate, e ciò significa che si entra in pensione ad un’età molto avanzata, molto di più rispetto ad altri paesi.

Pensione anticipata e flessibileAnche per questo motivo i giovani non ottengono il giusto spazio per entrare nel mercato del lavoro, e pertanto non si da vita ad un ricambio generazionale che è stato spesso auspicato in quelle idee di flessibilità osannate e fortemente volute da alcuni esponenti delle forze politiche italiane.

Oggi si parla ancora una volta di pensione anticipata e flessibile, in particolar modo da esponenti come Cesare Damiano che più volte ha sottolineato l’esigenza di dare ampio respiro al mercato del lavoro anche grazie al pensionamento anticipato. La novità proposta negli ultimi giorni – in particolare da parte di giuliano Poletti, attuale ministro del lavoro – è quella di garantire il pensionamento anticipato anche a chi non ha i requisiti per farlo, ed è nato tra il 1951 ed il 1955. Dovrà in questo caso chiedere l’anticipo sotto forma di prestito che poi restituirà una volta raggiunta la data effettiva del via al pensionamento, con rate stabilite a seconda dell’importo. Un’idea che peserebbe quindi di meno sulle tasche statali e che darebbe così un maggior respiro anche a coloro che vorrebbero andare in pensione prima del tempo.

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