Bonifica Caffaro, parla il sindaco

Brescia deve acquistare la Caffaro?

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha commentato ufficialmente le notizie diffuse ieri, secondo le quali il Ministero vorrebbe sbloccare i fondi della bonifica solamente dopo l’acquisto da parte del Comune di Brescia della zona della Caffaro. La Caffaro, la città industriale che si estende su un terreno di 116mila ettari, è straordinariamente inquinata da un mix tossico di sostanze dannose, come PCB, mercurio, arsenico, diossine e tanto altro.

Del Bono ha sostenuto che non c’è nessun obbligo per la città di acquistare questa zona. “La Caffaro fa parte di un Sin, sito di interesse nazionale, la cui bonifica spetta al ministero dell’Ambiente. Non c’è scritto da nessuna parte che l’area debba essere pubblica” commenta il sindaco. 

I commenti del sindaco 

Oggi serve approvare il progetto operativo di bonifica e quindi l’accordo di programma. Ma per fare questo non è preclusivo definire la proprietà” continua Del Bono, che parla anche di tutela della comunità e della città di Brescia”.

“L’accordo di programma dovrà camminare insieme al Pob. Non è scritto da nessuna parte che si debba dichiarare in questa fase chi è il proprietario. Non c’è solo il Comune, ma anche lo Stato può farne un bene demaniale, così come la Regione può fare le sue valutazioni” commenta Del Bono. “Noi non ci sentiamo in nessuna maniera di prefigurare oggi un tema così complesso e carico di impegni, dobbiamo alla approvazione di Pob in tempo rapido. Nel frattempo gli enti si confronteranno per l’accordo di programma”. 

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