Debito pubblico: il tesoretto italiano potrebbe ridurlo all’83,7%

Debito pubblico in ItaliaIn via puramente teorica, l’Italia potrebbe ridurre il debito pubblico del Paese fino all’83,7% del PIL se utilizzasse un tesoretto da 872 miliardi di euro di ruoli non incassati e che riguarda circa 20 milioni di contribuenti italiani.

I dati rilasciati durante l’estate del 2018 dall’Agenzia delle Entrate si sono concentrati soprattutto sulla fascia di debito sopra i 500.000 euro e che comprende solo lo 0,9% dei contribuenti. Nonostante l’esigua percentuale risultante, il mancato incasso è il 66,5% del totale.

Il problema è che tutti questi soldi difficilmente verrebbero incassati. Tra i debitori, c’è chi non potrà mai pagare il proprio debito, chi potrebbe farlo ma le probabilità sono minime, e chi pagherà prima o poi. Per chiarire meglio il concetto, su 871 miliardi di euro ci sono 152,7 miliardi impossibili da riscuotere poiché il debito appartiene a soggetti falliti, deceduti o di ditte cessate, altri 47,8 miliardi appartenenti a carichi sospesi, 103,9 miliardi ai nullatenenti, 364,7 miliardi alle azioni cautelari e 13,7 miliardi a rate a scadere su dilazioni non revocate.

Sommando la cifra complessiva e detraendola da quella iniziale, rimarrebbero soltanto 84,2 miliardi di euro. Ma non è ancora finita. Quest’ultima cifra scemerebbe ulteriormente in quanto comprende debiti per i quali le azioni di recupero sono di fatto inibite o limitate.

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