Quantitative Easing non funziona: prezzi e crescita fermi

Il Quantitative Easing non funziona: prezzi fermi, prestiti alle imprese in calo e crescita al palo.

quantitative easingA un anno e mezzo dall’avvio del Quantitative Easing, nell’Eurozona l’inflazione rimane ancora attorno allo zero e i prestiti alle imprese, tanto per non farsi mancare nulla, non sembrano proprio destinati a decollare. La denuncia arriva dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, il quale ricorda come il piano di politica monetaria tanto caro a Mario Draghi non stia dando gli effetti sperati.

Ad oggi la Banca Centrale Europea ha comprato titoli per un valore superiore a 1.248 miliardi di euro, e lo ha fatto in particolar modo nel settore pubblico (che rappresenta non a caso 1.061 miliardi del totale). Eppure, nonostante l’immissione di liquidità sia stata decisamente importante, di effetti positivi sui prezzi e sulla crescita non se ne vedono affatto.

Per quel che riguarda l’inflazione, ad esempio, i dati dicono che il livello medio dei prezzi nell’area Euro sia cresciuto di appena 0.2 punti percentuali. E se si guarda allo specifico caso italiano, nonostante i titoli di stato nostrani siano stati acquistati in grande misura da parte della Bce, nel Bel Paese l’inflazione rimane ancorata al -0.1% e gli impieghi alle imprese sono crollati del 2.9% (una contrazione che equivale a 26.4 miliardi di euro).

Paolo Zabeo, coordinatore dello studio interno alla CGIA di Mestre, ha affermato: “L’acquisto di titoli di debito pubblico dei paesi Euro ha certamente dato stabilità finanziaria, ma è sotto gli occhi di tutti come questa grossa iniezione di liquidità non stia raggiungendo i risultati sperati, tanto è vero che l’inflazione è ferma, i prestiti alle aziende sono in diminuzione costante e la crescita economica non riesce a trovare lo slancio”.

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