Sofferenze banche, cosa potrebbe accadere dopo Brexit

Al Tesoro in studio azioni per alleviare le sofferenze banche

Nonostante si sia più volte detto che il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea non potesse sortire alcun effetto negativo diretto sulle banche italiane e sugli istituti di credito, la situazione attuale non sembra essere delle migliori. La direzione generale del Tesoro sta attualmente studiando alcune possibilità per risolvere i problemi di alcune banche in particolare e per alleviare la sofferenza bancaria anche evitando il fallimento, così come era accaduto mesi fa a Banca Etruria ed agli altri istituti di credito falliti.

Sofferenze bancheIl problema riguarda soprattutto Monte dei Paschi di Siena – che in questi giorni ha dovuto sopportare asta di volatilità ed anche diversi ribassi – visto che, se da un lato l’Italia chiede all’Europa il sì alle deroghe di aumento del capitale e di negazione del taglio al valore delle obbligazioni subordinate, queste due deroghe potrebbero non avere la risposta che ci si aspetta.

Ma non solo: in seguito al referendum Brexit, la situazione sembra essere più difficile. Non solo perché vige un’aria di pessimismo generale, ma anche perché le sofferenze potrebbero aumentare e costringere al lavoro anche in agosto inoltrato.

Molte sono le ipotesi allo studio: da un lato, il possibile aumento sul mercato, che è una possibilità acclamata da Monte dei Paschi di Siena visto che consentirebbe di alleviare le sofferenze, ma probabilmente difficile per Fondo Atlante che non dispone delle risorse tali per acquistare le sofferenze; dall’altro lato, l’acquisto totale da parte di Fondo Atlante senza ricapitalizzare, un intervento che però non risolve appieno i problemi principali di Mps.

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