Fiducia, studio Cgil rivela: famiglie e imprese temono stagnazione

Famiglie e imprese non credono nel futuro dell’Italia: secondo uno studio Cgil, la fiducia torna a retrocedere.

Piano famiglie

Le famiglie che si dicono fiduciose su una crescita dell’Italia entro i prossimi 12 mesi scendono di 20 punti percentuali, passando dal 46% di gennaio al 26%. Salgono invece coloro che temono possa esserci un peggioramento dell’economia: dal 21% di gennaio si passa al 33% di agosto. Per la prima volta negli ultimi 12 mesi, insomma, i pessimisti finiscono per superare gli ottimisti.

E anche tra le imprese le cose non è che vadano molto meglio. A novembre il 31% degli imprenditori era fiducioso in merito alla situazione economica generale, mentre questa fetta di ottimisti scende ad agosto fino al 14%. E il timore di molti imprenditori sta proprio nella possibilità che l’economia italiana possa andare verso la stagnazione.

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso commenta così i dati: “Questi risultati non stupiscono, vista la situazione dell’occupazione, in particolare dei giovani e il numero altissimo di persone in povertà assoluta. Sono tutte condizione che constatiamo giorno dopo giorno nel rapporto con le persone. Per questo è necessario un cambiamento nelle politiche economiche e sociali, con interventi strutturali e non più tamponi una tantum. C’è bisogno di investimenti per rilanciare nell’immediato e in prospettiva lo sviluppo”.

Secondo il sindacato – che si è occupato della ricerca – c’è necessità insomma di rilanciare gli investimenti pubblici e rivedere da cima a fondo le politiche sul mercato del lavoro, giudicate fino ad ora inefficaci e lesive dei diritti dei lavoratori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *