Referendum e Confindustria, imprenditori sostengono riforme

Referendum e Confindustria: il neo presidente Vincenzo Boccia – succeduto proprio qualche giorno fa al presidente uscente Squinzi – si è espresso sul delicato tema delle riforme, in particolar modo nei confronti del referendum, al quale gli imprenditori sono disposti a dare il loro sì.

Referendum e ConfindustriaEmerge quindi un nuovo sostegno alle riforme da parte degli imprenditori di Confindustria, che attraverso la voce di Boccia hanno fatto portato avanti l’idea del sì, secondo quanto atteso anche dal governo stesso, ma ovviamente ad alcune condizioni. L’esordio di Boccia fa capire che Confindustria è pronto a dare il sostegno al governo, a patto che, però, vi sia una netta riduzione delle tasse e che si abbassi anche il cuneo fiscale sul costo del lavoro.

Un sì che potrebbe essere possibile solo attraverso un baratto: il referendum sulle riforme potrà essere sostenuto, ma è necessario che le riforme siano davvero a misura di imprenditore, di impresa e di lavoratore. Non è sostenibile, secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di Boccia, che l’impresa debba sostenere un costo del lavoro e di produzione così elevati: il sostegno al governo Renzi c’è, ma è necessario che vi sia una inversione di tendenza sulle misure applicate. Si deve però attendere, per il sì ufficiale, il prossimo 23 giugno, quando la decisione della Confindustria avverrà in seguito a riunione generale, che darà il via alla decisione definitiva degli imprenditori.

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