Giovani, la Caritas segnala un netto aumento della povertà

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A volte bisognerebbe chiedersi se tutte le notizie che provengono dai mass media (tv, giornali, siti web) siano attendibili o meno. Nelle ultime settimane non si è fatto altro che parlare dell’occupazione in aumento nel nostro paese, con interventi di esperti del settore che elogiano le componenti politiche ed economiche delle recenti leggi.

Ma si sa che le parole e a volte anche le statistiche hanno una valenza, i fatti invece un’altra.

A lanciare l’allarme è questa volta la Caritas. Secondo quanto enunciato nel rapporto “Futuro Anteriore”, la povertà aumenta col diminuire dell’età. In pratica i figli stanno peggio dei genitori e i nipoti peggio dei nonni.

Nel rapporto non si dice altro che negli ultimi 5 anni i giovani vivono una situazione molto critica rispetto a quella vissuta 10 anni fa dagli ultra-sessantacinquenni.

Oltre la situazione di estrema di povertà in cui è costretto a vivere un giovane su 10, secondo la Caritas il divario di ricchezza tra giovani e anziani ha toccato punte elevate: nelle famiglie con un capofamiglia di 18-34 anni la ricchezza media è la metà rispetto a quella del 1995; al contrario invece in quelle con capofamiglia di 65 anni dove la ricchezza è aumentata del 60%.

Sono tanti i giovani che si rivolgono alla Caritas, circa uno su 5. Sono quelli residenti nel Mezzogiorno ad occupare la percentuale più alta (39,1%), ma anche le donne assumono un ruolo preponderante in tutto ciò (62,6%).

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