È inappellabile la decisione di Caltagirone Editore di lasciare la federazione degli editori: una decisione giunta dopo la richiesta – peraltro non accettata – effettuata da Maurizio Costa il quale aveva chiesto di non spacchettare il gruppo. Questa richiesta non è stata accettata e così, dopo diversi momenti di crisi anche a partire dai sindacati che avevano già protestato contro questa mossa, la Caltagirone Editore ha deciso di lasciare l’associazione.
Il comunicato è avvenuto direttamente ad opera della società, che ha così dichiarato: “Il gruppo Caltagirone Editore, dopo 20 anni di partecipazione attiva nella Fieg, ha deciso oggi di abbandonare l’associazione per diversità di vedute in merito al futuro del settore e allo sviluppo dello stesso”. Questa scelta ha tuttavia provocato delle proteste e degli scioperi, ma il gruppo insiste nel dichiarare di non aver violato regole di alcun tipo. Dopo l’ultimatum del 19 aprile dato dalla federazione – che aveva richiesto di spacchettare il gruppo – alla fine la scelta è quella di abbandonare la Fieg.
Non si sa adesso come andranno le cose: quel che è certo è che questa decisione giunge dopo che alcuni rami dell’azienda erano stati ceduti per l’applicazione del contratto di commercio: oltre alla decisione del gruppo, si è anche verificata la dimissione di tutti i rappresentanti, ovvero di Francesco Gaetano Caltagirone e Azzurra Caltagirone Vice Presidente dell’Associazione.