“I problemi della Apple vanno oltre quello cinese, e Wall Street li sta ignorando”, ha affermato Dan Niles, socio fondatore della Alpha One Capital e attualmente gestore del fondo tecnologico AlphaOne NexGen.
“Lo shock del prezzo dell’iPhone è il catalizzatore che causerà alla società maggiori perdite quest’anno. Se pensano di vendere un telefono a 1.000 dollari in Cina, dove il PIL medio è di 10.000 dollari, stanno sbagliando strategia”.
Niles continua dicendo che “se la Apple non vende più iPhone in Cina, come riuscirà di conseguenza a vendere prodotti come AppleCare o AppleMusic? Questo è il vero problema per l’azienda. Continueranno a perdere quote di mercato, che alla fine colpiranno le loro attività di servizi”.
La scorsa settimana, la società ha accusato la guerra commerciale USA-Cina come la causa principale dei minori profitti. Nonostante, dopo la dichiarazione, lo stock delle azioni si era attestato intorno all’8%, rimane comunque in calo del 29% negli ultimi tre mesi.
Lo scorso agosto, Niles aveva previsto che la Apple avrebbe patito gli effetti negativi delle tensioni commerciali e sta ancora chiedendosi il perché l’amministratore delegato della società, Tim Cook, ha atteso così tanto tempo prima di affrontarli.
Per Niles i problemi in futuro potrebbero acuirsi, a meno che Apple non abbassi i prezzi. “Pensare che la notorietà sia sinonimo di successo finanziario è un errore. Se è logico quando le cose vanno bene, non lo è altrettanto quando vanno già male e sono previste in peggioramento”.