Il centrocampista del Bologna, Lewis Ferguson, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha parlato della sua stagione e del suo momento nel club rossoblù.
Ferguson ha iniziato parlando del suo cane, Kobe, che è rimasto a casa in Scozia. Il giocatore ha spiegato di aver scelto il nome del cane in onore di Kobe Bryant e di quanto gli manchi molto.
La vita in Scozia è un argomento importante per Ferguson, che ha sottolineato l’importanza della sua famiglia e degli amici. Ha raccontato di essere molto legato ai suoi genitori, ai nonni e agli amici, sottolineando che sono tutti molto uniti.
Il centrocampista ha poi parlato della sua fidanzata, Lauren, con cui è insieme da quando aveva 18 anni. Hanno una figlia di un anno di nome Lake, il cui nome è stato scelto da Lauren per mantenere le iniziali L delle loro iniziali.
Un altro argomento toccato da Ferguson è stato l’allenatore del Bologna, Thiago Motta. Il giocatore ha elogiato Motta definendolo un allenatore top. Ha spiegato che Motta li ha insegnato a non farsi condizionare dalle circostanze e a concentrarsi solo sulla partita in arrivo. Ha anche sottolineato l’aiuto che Motta gli ha dato con le sue analisi e ha elogiato tutto il suo team di collaboratori.
Sull’obiettivo del Bologna, Ferguson ha affermato che è importante concentrarsi solo sulla prossima partita. Ha spiegato che ora sono in una buona posizione, ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo finale.
Nell’intervista, Ferguson ha anche parlato degli allenatori che ammira. Oltre a Thiago Motta, ha menzionato Ferguson e ha detto di apprezzare molto il lavoro di Pep Guardiola.
In conclusione, Lewis Ferguson ha parlato della sua stagione e del suo momento nel Bologna. Ha evidenziato l’importanza della sua famiglia, del suo cane e della sua fidanzata. Ha elogiato l’allenatore Thiago Motta e ha sottolineato l’importanza di concentrarsi solo sulla prossima partita. L’obiettivo finale del Bologna rimane un mistero, ma Ferguson ha lasciato intendere che sono determinati a fare del loro meglio per raggiungerlo.