De Zerbi e l’evoluzione del portiere: «Guardiola, Klopp e Gasp mi hanno messo in difficoltà…»

Negli ultimi anni, il ruolo del portiere nel calcio moderno sta subendo un’evoluzione significativa. Non più solo un difensore che si occupa di parare i tiri avversari, ma sempre più un giocatore coinvolto nella fase di costruzione del gioco. Roberto De Zerbi, allenatore del Brighton, ha recentemente parlato di questa evoluzione, facendo riferimento a due partite giocate dalla sua squadra contro Liverpool e Manchester City.

De Zerbi ha sottolineato come Jurgen Klopp e Pep Guardiola abbiano alzato molto il portiere rispetto all’area di rigore, trasformandolo in un vero e proprio giocatore di movimento. Questa scelta tattica ha messo in difficoltà De Zerbi e la sua squadra, che avevano preparato la fase difensiva andando uomo su uomo. L’alzarsi del portiere ha creato spazi che i giocatori avversari hanno sfruttato a loro vantaggio.

Questo cambiamento nel ruolo del portiere non è una novità solo in Premier League, ma anche in Serie A. De Zerbi ha ricordato i tempi in cui allenava il Sassuolo e affrontava l’Atalanta di Gian Piero Gasperini e il Verona di Ivan Juric. Anche in queste occasioni, il portiere avversario giocava un ruolo diverso rispetto agli altri portieri. Questo obbligava De Zerbi a preparare la partita in maniera totalmente diversa, adattando i suoi principi tattici alle caratteristiche dell’avversario.

L’evoluzione del ruolo del portiere è un fenomeno che sta coinvolgendo tutto il calcio mondiale. Sempre più allenatori stanno cercando di sfruttare le abilità tecniche dei loro portieri, utilizzandoli come un giocatore in più in campo durante la fase di costruzione del gioco. Questo non solo permette alla squadra di avere una maggiore superiorità numerica in zona palla, ma favorisce anche la progressione del gioco attraverso passaggi accurati e rapidi.

Inoltre, l’alzarsi del portiere può creare confusione tra gli avversari, che non sono abituati a dover marcare un giocatore in più. Questo può aprire spazi per gli attaccanti e permettere alla squadra di creare occasioni da gol. Tuttavia, questa scelta tattica comporta anche dei rischi. Un portiere troppo avanzato può essere vulnerabile ai contropiedi avversari, soprattutto se la squadra non è ben organizzata difensivamente.

Questa evoluzione del ruolo del portiere richiede una maggiore preparazione tattica da parte degli allenatori. Non basta più che il portiere sappia solo parare i tiri, ma deve essere in grado di gestire il gioco con i piedi e prendere decisioni rapide e accurate. Non tutti i portieri sono adatti a questo tipo di gioco e alcuni potrebbero avere difficoltà ad adattarsi a questa nuova realtà.

In conclusione, l’evoluzione del ruolo del portiere nel calcio moderno è un fenomeno che sta coinvolgendo tutte le squadre di alto livello. Allenatori come Klopp, Guardiola e Gasperini stanno mettendo in difficoltà i loro avversari sfruttando le abilità tecniche dei loro portieri. Questo cambio di approccio tattico richiede una maggiore preparazione da parte degli allenatori e una maggiore adattabilità da parte dei portieri. Solo coloro che sapranno adattarsi a questa evoluzione del gioco riusciranno a sopravvivere e a eccellere nel calcio moderno.

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