Controlli fisco: Agenzia delle Entrate dirama una circolare in Veneto. I controlli e gli accertamenti di massa risultano insufficienti laddove il contribuente non impugna l’accertamento
I controlli fiscali effettuati per evitare l’evasione di massa sono insufficienti e inadeguati alle necessità odierne: è quanto riporta la stessa Agenzia delle Entrate che, comprendendo che la strategia utilizzata per mettere le mani sui soldi evasi dai contribuenti disonesti – e che non pagano le tasse come dovuto – è sbagliata, corre ai ripari.
E lo fa diffondendo una nota in Veneto, che, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, potrebbe rivedere le sue strategie di deterrenza e di accertamento sui controlli fiscali, trovando la soluzione per recuperare con altre modalità ed in altre situazioni i gettiti evasi, con azioni che si possano dichiarare proficue e non insufficienti.
Nella circolare diramata dall’Agenzia delle Entrate, si legge inoltre che laddove il contribuente non impugna l’accertamento fiscale, ogni atteggiamento di controllo potrebbe essere insufficiente anche perché il recupero potrebbe rivolgersi solo ad una minima parte degli importi. In particolare, cifre inferiori a 3500 euro per le piccole aziende e a 8000 euro per imprese medie potrebbero determinare l’accantonamento. In questo caso i controlli, quindi, verranno fatti e proseguiti solo sui contribuenti che pagano.