Il viceministro dell’Economia Enrico Zanetti difende la manovra da chi la ritiene poco strutturale: “Dentro – fa notare – c’è la riduzione delle tasse”.
Il viceministro dell’Economia Enrico Zanetti, intervenendo in un dibattito a Sky Tg24, ha affermato che è “sbagliato far passare il messaggio che questa manovra finanziaria si forma per una serie di interventi microsettoriali”.
Zanetti ha invitato a riflettere sul fatto che la Legge di Bilancio varata dal governo e ora al vaglio del Parlamento, introduce invece tutta una serie di misure strutturali: una su tutte la riduzione delle tasse sulle imprese (con l’Ires che cala dal 27.5 al 24% e con la nuova Iri che permetterà di risparmiare anche alle piccole imprese che tengono in azienda i loro utili).
E sulla Commissione d’inchiesta sulle banche, ha ribadito: “Mi pare evidente che non ci sarà, e questo fino a prova contraria rimane un grave errore”. In Senato, ha precisato Zanetti, “si è creato un dibattito in merito all’opportunità di istituire una commissione di inchiesta o di indagine, e anche questo sarebbe stato un compromesso positivo. Non posso che prendere atto del fatto che il dibattito non procede, ma questa è una decisione presa a livello di gruppi parlamentari: il governo non può costituire una commissione di inchiesta parlamentare”.
Per quanto riguarda il sistema bancario in sé e per sé, il viceministro all’Economia ha rivendicato le riforme varate dal governo, dal caso delle banche popolari fino a quello delle BCC. E sull’ipotesi di un interesse di Société Générale su MPS, Zanetti ha osservato: “Sarebbe meglio che i grandi gruppi abbiano testa e cuore in Italia, ma si tratta di dinamiche che devono sempre seguire le logiche di mercato”.