Il mercato del lavoro in Italia sta migliorando: i contratti stabili crescono meno, ma continuano a crescere. Ecco il rapporto Inps sul primo semestre 2016.
I dati forniti dall’Inps confermano una tendenza emersa già a inizio 2016: la riduzione della decontribuzione per i nuovi contratti a tempo indeterminato ha fortemente rallentato il ritmo delle assunzioni stabili. In ogni caso continua il clima di miglioramento del mercato del lavoro, visto che il sistema tende ad essere ora più aperto alle nuove assunzioni e alla stipula di nuovi contratti.
I dati dell’Inps ci dicono che tra gennaio e giugno 2016, quindi nel primo semestre dell’anno, il settore privato registra un saldo che tra assunzioni e licenziamenti è positivo di 516.000 unità, inferiore al saldo positivo registrato nello stesso periodo del 2015 (che era appunto di +628.000 posti di lavoro).
“Il saldo annualizzato, cioè la differenza tra assunzioni e cessazioni nell’ultimo anno, a giugno 2016 risulta positivo di +505.000 unità. Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato di giugno 2016 è positivo di +582.000”, chiarisce l’Inps nel suo rapporto sul mercato del lavoro in Italia.
I contratti stabili però subiscono una brusca frenata: “Complessivamente le assunzioni tra gennaio e giugno 2016 sono risultate 2.572.000, con una riduzione di 302.000 unità rispetto all’anno precedente (-10.5%). Questo rallentamento riguarda esclusivamente i contratti a tempo indeterminato”. Il calo è dovuto al forte incremento delle assunzioni stabili che nel 2015 era stato favorito dall’abbattimento integrale dei contributi previdenziali, ma il governo ha già annunciato di voler rendere strutturale il taglio della contribuzione in maniera tale da tenere sempre a saldo positivo lo stato dell’occupazione.