In Italia il tasso di disoccupazione scende all’11.5%, ma aumentano gli inattivi.
Il tasso di disoccupazione a febbraio è sceso all’11.5% (-0.3% rispetto al mese precedente). A scendere è stato soprattutto il tasso di disoccupazione giovanile, tornato ai livelli del 2012, cioè al 35.2%. Al calo dei disoccupati tuttavia non corrisponde un aumento degli occupati: il numero degli occupati infatti continua a rimanere stabile rispetto a gennaio, e si mantiene anche sugli stessi livelli dei quattro mesi precedenti.
Torna a diminuire, poi, la stima delle persone che sono in cerca di lavoro: su base mensile, coloro i quali cercano lavoro sono diminuiti di 83mila unità, con un calo che interessa maggiormente la fascia di età 15-24 anni e gli over 50. La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, invece, è in crescita dello 0.4%, cioè di 51mila unità.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha commentato su Twitter i dati diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro in Italia: “Cala la disoccupazione, anche tra i giovani. L’impegno messo per le riforme dà i suoi frutti. E continua”. Tuttavia le tabelle raccontano un quadro diverso: tra gli over 50 in un anno hanno trovato lavoro 402.000 persone, ma nella fascia 35-49 anni e nella fascia 25-35 anni sono andati persi rispettivamente 106.000 e 17.000 posti di lavoro. E tra i giovanissimi ne sono stati guadagnati appena 15.000.
Il governo è comunque soddisfatto dell’andamento del lavoro in Italia, perché prende in considerazione la situazione nel pre e nel post governo Renzi: “Complessivamente, da febbraio 2014 il numero degli occupati cresce di 716mila unità, 478mila dei quali sono lavoratori stabili. Positiva anche la dinamica della disoccupazione, che diminuisce di 290mila unità con un calo di 8.1 punti percentuali per quel che riguarda il fronte giovanile”.