La rivoluzione tecnologica in rapida ascesa è un vortice che si muove senza criterio, andando a risucchiare vecchie ideologie e status quo della società.
In mezzo a questa bufera, non è riuscito a trovare rifugio il mondo del lavoro; la new economy è la chiara rappresentazione di questa rivoluzione digitale e, secondo uno studio, porterà alla creazione di circa 2 milioni di posti di lavoro ma con la conseguenza che se ne perderanno circa 7 milioni.
Fermare questa onda enorme non è più possibile: droni e robot andranno man mano a sostituire l’essere umano in alcuni ruoli lavorativi chiave. Aziende come Uber e Car2go stanno minacciando il sistema del trasporto pubblico e dei tassisti, scalzando via quelle figure che sembravano essere intoccabili.
Quali le conseguenze di questa rivoluzione? Ad ampio spettro: tutto il settore lavorativo non verrà risparmiato, con un radicale cambiamento dello svolgimento stesso dell’attività lavorativa.
Generazioni intere di lavoratori odierni verranno sostituite dai sistemi informatici automatizzati. Non solo: le sedi di lavoro muteranno radicalmente a favori di soluzioni più snelle, tecnologiche e di condivisione.
Un colpo di una forza inaudita sull’occupazione; alcune categorie di lavoratori verranno messe da parte perché i loro servigi non saranno più richiesti. Molto probabilmente, nasceranno nuove figure professionali che porteranno alla creazione di nuovi posti di lavoro.