Confindustria: sì a decontribuzione per nuovi assunti, ma che sia totale

Confindustria è favorevole alla decontribuzione per le imprese che assumono giovani, ma chiede altresì che questa decontribuzione sia “totale”.

Referendum e Confindustria

Confindustria accoglie positivamente le intenzioni, espresse prima dal premier Paolo Gentiloni e poi dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sugli sgravi contributivi per le imprese che assumono giovani. L’associazione degli industriali avverte infatti il governo dell’utilità di “investimenti massivi per l’assunzione dei giovani”.

Le misure che sono al vaglio dell’esecutivo, però, a detta di Confindustria avranno successo solo se saranno convincenti e complete. Il che significa che “occorrerà investire risorse sufficienti a garantire la piena decontribuzione fiscale per i primi tre anni, ovviamente con i limiti che saranno utili a evitare usi strumentali e distorti”.

Questo perché “solo in presenza di scelte mirate sarà possibile aprire le porte delle imprese italiane a 900mila giovani nel triennio” e “affrontare con coraggio e determinazione quello che possiamo ritenere il principale problema di questo Paese”. L’idea di Confindustria, quindi, è quella di procedere a una decontribuzione totale per le imprese che assumono giovani, in quanto solo una misura così forte e chiara permetterebbe “di conciliare gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie”.

Anche perché “i giovani da assumere altro non sono che i figli delle famiglie italiane”. “Il loro ingresso nel mondo del lavoro – precisano da via dell’Astronomia – avrà un impatto positivo sull’economia reale rendendo più competitive le imprese, spingendo i consumi e facendo ripartire la domanda interna”.

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